1 febbraio 2012

La jota, un piatto povero medioevale che tiene botta anche oggi (ma aggiornato)

Si tratta di una minestra a base di crauti che nelle odierne ricette triestine viene arricchita con fagioli e patate.
jota
Oltre alla jota di crauti, in Carnia troviamo anche i crauti di
rape, che vengono chiamati brovada e che oggi si accompa-
gnano con il cotechino (che qui è chiamato muset).
La troviamo in numerose varianti locali in un’ampia area che comprende il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia, ma la capitale attuale è Trieste.
👉L'origine della jota risale al medioevo, quando non c'erano nè il mais, nè le patate (arrivati più tardi dall‘America) e non c'erano nemmeno i fagioli come li conosciamo noi.
La antica parola celtica è passata al latino ed è trasmigrata nel friulano, in alcuni dialetti italiani (zota nell'Italia settentrionale) e nel francese antico jotte.
👉La sua natura di pietanza rustica e popolare ne differenzia le ricette fra quelle nate nelle zone dove la terra era più generosa e quelle più povere, come il goriziano e il triestino, dove la jota era fatta solo di crauti e fagioli.

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