1 agosto 2014

L'operazione Oluja

L’Operazione Oluja (tempesta), con la quale nell’agosto 1995 le forze armate croate "ripulirono" le Krajne dopo la pulizia etnica serba.
In alto: due militari croati e una colonna di civili serbi
in fuga. Al centro: i due generali Gotovina e Markač
sono stati sempre trattati da eroi dall'opinione pubblica
dell "nuova Croazia". In basso: Franjo Tuđman ai tempi
dell'"operazione tempesta".Sulla figura del generale Goto-
vina vedi l'interessante post nel blog Nellaterradeicevapi.
Il 4 agosto 1995 prendeva avvio l'"Operazione Tempesta". L'esercito della "nuova Croazia" riconquistava le Krajne e metteva in fuga centinaia di migliaia di civili serbi. Riconquistarono la regione occupata dall’auto-proclamata Repubblica serba di Krajina con un'azione che in Croazia è sempre stata considerata una legittima operazione militare.
👉Tanto che il 5 agosto, giorno in cui iniziò l’operazione, è stato dichiarato "giorno del ringraziamento della patria" e celebrato come festività nazionale.
👉Se definirla un’impresa criminale tout court è probabilmente azzardato, resta il fatto che l'obiettivo strategico non era militare ma etnico: la totale cacciata dei serbi da quella parte di Croazia. E verrebbe da dire "target raggiunto".
👉Il lungo governo nazionalista di Tuđman (morto nel 1999) non permise di processare quelli che al tempo dell’operazione Oluja, e, specialmente al suo termine, uccisero civili serbi, bruciarono le loro case e rubarono le loro proprietà.
Per di più, dei crimini non si poteva nemmeno parlarne, e quelle rare voci che lo fecero, venivano viste come nemiche e traditrici.
Solo tra infinite resistenze si giunse alla condanna dei soldati sfuggiti al controllo dei superiori e poi anche a quella dei loro comandanti che avevano ordinato, coperto, tollerato quei crimini. I generali Gotovina e Markač vennero inizialmente condannati dal parte tribunale internazionale dell'Aja.
Dopo la sentenza dell'aprile 2011 la destra reazionaria riprese fiato e anche tra la popolazione l'Unione Europea vide calare il proprio appeal. Qualche mese dopo lo stesso tribunale internazionale emise un'altra sentenza: questa volta i due generali vennero assolti.

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