13 ottobre 2015

I merletti delle contadine istriane

Di qua e di là dell'Adriatico, da Burano ai dirimpettai porticcioli istriani una comune cultura pre-industriale scandiva il tempo delle donne, che nei momenti liberi lavoravano al tombolo...
merletti Istria
Sottobicchieri creati a mano dalle donne contadine nei paesi istriani.
Motivi e toni richiamano i gusti delle merlettaie di Burano.
Le cose sono continuate così fino ai tempi di Tito, ma la ventata di modernismo sel- vaggio avviatasi nel dopo-Jugoslavija ha travolto anche quest'antica abilità donnesca. Qualcosa sopravvive, ma sono casi rari, quasi unici, spesso confinati negli interstizi della società e al limite dell'esclusione sociale.
Lungo la passeggiata a mare che da Laurana va ad Abbazia tutti i giorni
staziona un'anziana donna con i suoi gomitoli e l'uncinetto. E' seduta
nello storico porticato sotto un noto albergo del luogo, dove svende
per pochi Euro il prodotto di lunghe ore di paziente lavoro.
👉Qui in Istria  i colori sono meno accesi di quelli diffusi più a sud, a prevalere sono il bianco e le tinte tenui, come accade sulla dirimpettaia costa veneziana. Sicchè l'osserva- zione del colto viaggiatore ottocentesco trova una più puntuale verifica in Dalmazia e, ancor più, nelle terre di Bosnia:
Centrini e tovaglie di tutte le dimensioni, fatte a mano.
"Quanto più avanzate verso i paesi del sole, tanto maggiore è la ricchezza d'ornamenti e più vivi i colori. In Italia, per esempio, i panni sono ricamati a traforo, e la ricchezza della stoffa consiste nel lavoro stesso, e non nel colore; ma in Dalmazia al lusso del lavoro si aggiunge il lusso de' toni colorati... [...] Nelle lunghe serate d'inverno, nelle ore solitarie in cui fanno pascere i greggi, le donne ricamano, e il tempo non ha valore per loro; dei lunghi mesi, tutte le stagioni d'un anno bastano appena a
eseguire un solo capo di roba destinato a adornarle. Non si tratta
quindi di oggetti di commercio, cui si possa attribuire un prezzo"
(Carlo Yriarte, "Dalmazia", 1874)

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