16 maggio 2016

Frane Barbieri, il comunista pentito e di successo

L'inventore del termine "eurocomunismo" era un titoista di lungo corso, pentitosi durante la "primavera croata" degli anni '70, quella brutta sbornia liberal-democratica destinata a portare al potere un ceffo come Tudjman (mentre il nostro approda a "il Giornale" di Indro Montanelli).
Frane Barbieri
Il Vjesnik portava sulla testata lo slogan partigiano "Smrt fašizmu,
sloboda narodu!" (Morte al fascismo, libertà al popolo!). Nei primi
Settanta Barbieri si trasferì in Italia dopo essere stato espulso dalla
Lega dei comunisti jugoslavi (in quanto legato al gruppo liberale
serbo legato agli ex-ministri Nikezić e Popović, che si contrappo-
neva a Tito). Barbieri concluse la sua carriera a "il Giornale" di
Montanelli, con Enzo Bettiza.
Il 26 giugno 1975 coniò il termine "eurocomunismo" in un articolo comparso sul "Giornale Nuovo" di Indro Montanelli: era intitolato "Le scadenze di Brezhnev".
👉Da un quotidiano della destra fascisteggiante Frane Barbieri si sforzava di analizzare il mondo dell'Est, impresa impossibile per i suoi datori di lavoro che erano chi più e chi meno dei fascisti della prima ora, semplicemente riciclati nell'Italia di Degasperi e del Patto Atlantico.
👉Strana fine per Barbieri, che era stato direttore della "Vjesnik" nella Zagabria della primavera liberale croata (1971-72) e anche fondatore del "Mercoledì" (Vjesnik u srijedu o VUS).
👉Era uno slavo del Sud, figlio di due culture e scrittore di frontiera con in più un'esperienza personale di dirigente comunista, fatta tra la giovinezza e la maturità in quel confuso ma vivace laboratorio ideologico che fu la Jugoslavia anti-stalinista, la Belgrado di Gilas, Kardelj, Bakaric.
Questo bagaglio sarebbe bastato da solo a fare di Barbieri un osservatore specialissimo dell' universo comunista, e in particolare dell' Europa dell' Est.
Dopo che nel 1974 Montanelli e Bettiza (anche lui originario della Dalmazia, di Spalato)
Bistrò Conca d'Oro
Oggi l'unica traccia rimasta è il redivivo "Conca d'Oro", questo localino
trendy della Rijeka più modaiola, che è gestito dai figli.
ebbero fondato "il Giornale", FraneBarbieri divenne una delle firme più prestigiose del nuovo quotidiano di destra.
Si fece un nome soprattutto per gli articoli in cui analizzava il mondo comunista e per le sue interviste con le personalità politiche più diverse, da Berlinguer a Craxi, dal romeno Ceausescu agli spagnoli Suarez, e Carrillo, allo statunitense Harriman .

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