11 settembre 2016

L'Hotel Adriatic ad Abbazia

E' stato una delle prime e più importanti realizzazioni fatte dal Maresciallo Tito dopo la sua apertura al turismo occidentale.
L'Hotel Adriatic ad Abbazia Opatija
Di forme moderne e dimensioni esagerate, era progettato secondo quel-
lo stile post-razionalista e "internazionale" che furoreggiava in Europa
negli anni della ricostruzione post-bellica, uno stile che fece epoca an-
che ad Abbazia/Opatija.
Dopo la stasi fascista, l'Hotel Adriatic è stato il primo alber-go costruito dopo l'epoca d'oro austro-ungarica.
Fu inaugurato nel 1963 e si trova a monte della litoranea che da Fiume porta a Icici, Ika e Lovran, leggermente arretra-to rispetto al mare.
Con l'albergo venne aperto an-che un casinò, il primo nell'Europa orientale della guerra fredda.
L'Hotel Adriatic ad Abbazia Opatija
La hall e l'ingresso dell'Hotel Adriatic in due scatti presi all'epoca della
costruzione. L'albergo fu progettato dall'architetto Andrija Cicin-Sain,
molto noto nella Jugoslavija di Tito, una sorta di Renzo Piano locale. Fu
una brusca virata rispetto allo stile della bella-epoque asburgica, che sto-
nava con alberghi come i vicini Hotel Opatija, Hotel Kristal, eccetera. 
Le camere, distribuite su otto piani, erano concepite secondo criteri innovativi: oltre alla zona bagno, ciascuna stanza disponeva anche di uno spazio affacciato su un balcone.
Sempre negli anni della Jugo-slavija di Tito, ma un po' più tardi (1971) all'Adriatic venne aggiunto un nuovo corpo che comprendeva una sala con-gressi pensata per aumentare il flusso di presenze durante i mesi invernali.
Pretenzioso ma cafonal, con-tinua ad esibire il suo "casinò", ormai fatto solo di slot-machine e irrimediabilmente fuori dal tempo.

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